mercoledì 28 marzo 2012

Riabilitazione

Terzo giorno di palestra oggi, anche se sono a pezzi non demordo. Riprendere a lavorare su dei muscoli più che addormentati è seriamente faticoso..Delle volte mi sembra che non possa più contare su certi muscoli, la cosa mi spaventa forse dovrei oltre che passare la visita di controllo dall'ortopedico fare anche una capatina dal neurochirurgo che mi ha operato...Però è bastato poco perchè riuscissi a non aver problemi ad alzarmi dal letto, questo vuol dire che potenziando non dovrei avere più problemi....
Meno male che la palestra è proprio sotto casa ^^

lunedì 26 marzo 2012

un amaro risveglio

Apri gli occhi ed è una giornata come le altre sembra identica a tante domeniche, finché non guardi il cellulare ancora mezza addormentata e la notizia è lì,tra i tanti buon giorno che affollano il profilo di FB... Una persona è morta, in effetti sono tante le persone morte ma una in particolare ti fa' riempire gli occhi di lacrime e ti fa' urlare un "oh noo" con un tono alto e disperato. Si preoccupa il tuo amore lì accanto che vuole sapere che è successo ma non riesci neanche a parlare e allora gli fai vedere il cellulare mentre i singhiozzi diventano insopportabili in gola.
Tanti ricordi sembrano gelarti il sangue e non essere così dolci come dovrebbero. Tanti ricordi che legano te e quella persona e un bel periodo...E anche se sono anni che non vedi quella persona ti rendi conto che non avrai più la possibilità di incontrarla e condividere di nuovo questi ricordi.
Piangi, piangi , piangi e non vuoi sapere come sia successo...non vuoi neanche pensare che una persona del genere così dolce e solare se ne sia andata in un modo che comunque sarà terribile. NO NO, piangi piangi e la sua assenza che pochi minuti prima era una cosa normale diventa speciale unica ed è uno stato delle cose che non cambierà più.
Una persona è volata via , un papà, un amico, un marito non c'è più...Tu , io, lo chiamavi semplicemente Zio perchè così si comportava come un Zio della tua stessa età.
E' andato via davanti ad un pubblico, lui che ci teneva alla sua intimità.
Maledetto quel palazzetto che ha fatto conoscere a me e agli altri la tua rabbia un giorno ed ora la tua assenza.
Benedetta sia la mancanza a bordo campo dei tuoi figli e della tua dolce metà che si sono risparmiati l'angoscia e la sofferenza di vedere lo sconforto nelle facce di chi ha tentato di soccorrerti e lo sguardo di chi deve gettare la spugna.
Tu che hai perso così tanto ed ora ti sei perso, che il passaggio sia stato lieve...a noi rimane il dolore di averti perso e le lacrime.
Ciao Zio Bovo...

lunedì 19 marzo 2012

Trarre le somme...IL LAVORO MI HA DISTRUTTO.

Sono l'unica sana (si fa' per dire) in casa, tutti con la bronchite tranne il piccolo con la tonsille gonfia come un palloncino. Dopo tanti mesi il sapere di essere immune mi fa' sentire più forte. Non voglio essere superficiale ma da quando sono lontana dal lavoro la mia salute ne ha giovato, il licenziamento mi avrà colpito duramente nelle finanze e nella tranquillità ma mi ha ridato la salute. Evidentemente le infezioni che prendevo a lavoro erano veramente tante ed ero esposta continuamente ad attacchi al mio sistema immunitario che a forza di antibiotici era ridotto ad un niente. E' la triste realtà dei fatti, un conto finale che devo farmi. In sette anni ho visto la mia salute peggiorare continuamente, ho preso di tutto ed infine l'operazione alla schiena e chi sa che la disidratazione discale, che mi ha portato alla discopatia da intervento, non sia una conseguenza di quei farmaci che ho dovuto prendere per curarmi.
Non sono ricca e temo per il futuro della mia famiglia, ma la realtà è inutile nasconderla per pudicizia.
Questo non vuol dire che non posso lavorare , lo faccio da quando avevo 15 anni ho un CV che sarebbe tanto caro al presidente del consiglio MONTI in fatto di flessibilità (come la intende LUI non come la intendevano nella mia EX azienda ), vuol solo dire che in quella azienda le normali norme igieniche non vengono rispettate e ci si aspetta che non ti ammali. Per fare qualche esempio: lavorare in un open space  con altre 100 persone senza una postazione tua con scrivanie, pc, e cuffie non disinfettate e a volte anche non pulite, con la moquette , le finestre che non si aprono, con un condizionatore che fa' freddissimo d'estate e caldissimo di inverno , con colleghi che vengono a lavoro con febbre , influenza solo perchè a casa si annoiano (perchè l'azienda premia la presenza non la qualità del lavoro) non credo sia di giovamento a nessuno in termini di salute. Certo chi più e chi meno questo è indubbio. Ma ho avuto la fortuna di lavorare anche in gruppi più piccoli dove era più semplice vedere le capacità individuali e le pecche e quando mancavo la mia assenza si faceva sentire in termini di capacità di smaltimento del lavoro, tanto che mi chiamavano per sapere quando tornavo. Poi purtroppo sono finita in un calderone dove ho visto gente che a malapena sapeva accendere il PC essere premiata con la promozione. Tempo prima mi era stato spiegato che le mie assenze pregiudicavano una mia eventuale promozione (che tra le altre cose non volevo visto il lavoro che poi si andava a fare); e non erano così tante all'epoca. Mi sono fatta i calcoli che chiunque si sarebbe fatto e ho capito che non sarei mai andata avanti nonostante le mie decantate , da altri, capacità lavorative. Pazienza mi son detta, ma mai avrei pensato che la mia salute peggiorasse così tanto e che sarebbe stato motivo di licenziamento.

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